Il museo e la località in cui ha sede
Madonna di Tirano non indica soltanto la Beata Vergine apparsa il 29 settembre 1504, ma anche il santuario e la località stessa, a cominciare dalla piazza con gli edifici che la circondano, sorti in funzione delle attività che vi si svolgevano intorno, in particolare le importantissime fiere di merci e bestiame che, fino ai primi decenni dell'Ottocento erano appuntamenti fondamentali per l'economia di tutta la provincia. L'unione degli interessi spirituali derivati dallo straordinario evento religioso, con quelli economici ha reso il santuario e la sua piazza, nel corso dei secoli, il luogo di massima identificazione collettiva - civile e religiosa - della valle intera. Nessuna altra località era perciò più idonea di questa quale sede di una istituzione finalizzata a studiare e documentare la cultura popolare valtellinese nelle sue varie forme ed aspetti.
L’amministrazione del museo
Il Museo è stato fondato nel 1973 per iniziativa del C.I.G. (Centro Iniziativa Giovanile), un' associazione spontanea sorta nei primi anni Sessanta del Novecento per promuovere la cultura e la partecipazione fra i giovani, che lo amministra in qualità di ente proprietario. La vita del museo è assicurata dai fondi derivanti da una convenzione stipulata con il Comune di Tirano, di altri enti e istituzioni locali e, in passato anche da decisivi contributi della Regione Lombardia. La nascita, l'istituzione e la gestione del museo costituiscono un caso di collaborazione fra una associazione privata ed enti pubblici, per molti versi esemplare, che consente la valorizzazione di una iniziativa basata sul volontariato, in grado di assicurare un servizio con garanzie di qualità, controllo finanziario e scientifico e con notevoli vantaggi per la spesa pubblica.
Nel 2017 il CIG, proprietario del museo ed il Comune di Tirano, hanno raggiunto un accordo per la donazione del museo al Comune. A tale fine sono state avviate le opportune pratiche presso i competenti uffici del Ministero per i beni culturali per il rilascio dei necessari nulla osta. In vista del prolungarsi dei tempi per ottenerlo, le parti hanno deciso di procedere con l'affidamento in comodato del museo al Comune a decorrere dall'1 gennaio 2018.
Il Consiglio di amministrazione del CIG in carica al momento della decisione:
ROVARIS Mauro - Presidente, GARAVATTI Marilena - Vice Presidente, DELLA FRATTINA Guido, DE PIAZZI Gabriele, RIGHINI Valerio, consiglieri.
Hanno concorso alla realizzazione del museo con contributi di varia entità, Oltre alla Regione Lombardia e al Comune di Tirano e alla Provincia di Sondrio:
- Comunità Montana Valtellina di Tirano
- Cassa di Risparmio delle Province Lombarde
- Fondazione Cariplo
- Padri Servi di Maria
- Fondazione Pro Valtellina
- Ente Provinciale del Turismo
- Banca Piccolo Credito Valtellinese,
- Gruppo Bancario Credito Valtellinese
Hanno inoltre sostenuto in vario modo l’iniziativa:
- L'Istituto Centrale del Restauro, Roma
- ISAL- Istituto per la storia dell’arte lombarda
- Società Storica Valtellinese
- Associazione “Glicerio Longa” per lo studio della cultura alpina
- Istituto Archeologico Valtellinese
I Direttori
BRUNO CIAPPONI LANDI promotore dal 1970, direttore a tempo parziale dal 1973 al 1981 e dal 1985 al 1992; direttore a tempo pieno (unitamente alla direzione del Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio) distaccato dalla Provincia di Sondrio dal 1992 al 2000 http://www.brunociapponilandi.it/
ANTONIO SANTINI dal 1981 al 1985
NEMO CANETTA dal 2005 al 2012
MAURO ROVARIS dal 2012
BRUNO CIAPPONI LANDI dal 2014-2017
Consulenti
ANTONIOLI dott. Gabriele, condirettore dell'Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca (IDEVV)
BRACCHI prof. Remo, ordinario di lingue antiche nell'Università Pontificia Salesiana di Roma, presidente dell'Istituto di Dialettologia e di Etnografia Valtellinese e Valchiavennasca (Idevv) http://associazioni.provincia.so.it/idevv/
BERTOLINA dott. Elio, etnografo, co-promotore del museo
BORMETTI dott.ssa Francesca, storica dell'arte
CANETTA prof. Nemo, scrittore, storico militare, direttore del Centro di studi storico-militari di Valtellina e Valchiavenna
GARBELLINI prof. Gian Luigi, storico
LUCCHESI prof. Flavio, ordinario di Geografia umana nell'Università di Milano, esperto di emigrazione italiana in Australia
PACE prof. Francesco, Direttore dell'Istituto Archeologia Valtellinese
SCARAMELLINI prof. Guglielmo, già ordinario di Geografia umana nell'Università di Milano
Sono stati consulenti
PACE prof. Davide, (1907-1996) archeologo, direttore dell'Istituto Archeologico Valtellinese http://digilander.libero.it/archeol/09Link.htm
SERTOLI SALIS prof. Avv. Renzo (1906-1992), presidente della Società Storica Valtellinese http://www.storicavaltellinese.it/
MELI BASSI prof. Laura (1921-2011), storica dell'arte, presidente della Società Storica Valtellinese
LEONI ins. Battista (1916-2000), consigliere della Società Storica Valtellinese
MASSERA prof. Sandro (1921-2012), storico, vicepresidente della Società Storica Valtellinese, promotore del Museo dei Picapreda di Novate Mezzola http://www.valchiavenna.com/it/cultura/Museo-del-Picapreda.html
GARZETTI prof. Albino, (1914 - 1998) docente di storia antica nell'Università Cattolica di Milano, presidente della Società Storica Valtellinese http://it.wikipedia.org/wiki/Albino_Garzetti
TESTORELLI ins. Mario (1926-2002), ricercatore, fondatore del Museo Vallivo di Valfurva http://www.sistemamusealevaltellina.it/wordpress/museo-valfurva/
TEMPLETON prof.ssa Jaqueline (1934-2000), della Facoltà di Storia dell'Università del Western Australia, Melbourne, pioniera degli studi sull'emigrazione valtellinese in Australia
MUFFATTI MUSSELLI dott.ssa Giliana, (1942-2014) esperta di archeologia
FASSIN prof. Ivan (1938-2015), etnografo, co-promotore del museo
I collaboratori
Nell'allestimento e nella gestione:
Cooperativa l'involt, Sondrio (Luca Bonetti,presidente; arch. Elena Pugni Sacella, arch. Elena Ballarino, Luciana Cairoli, Lydia Cavalli)
Impiegati
ROBUSTELLINI cav. Graziano (1973-1980) - PINI rag. Ivana (1998-2013)
LE RACCOLTE
Gli oggetti inventariati sono oltre 5.700 dei quali 1200 sono anche catalogati. Circa 800 di questi ultimi sono esposti nelle 12 stanze e nel giardino. L'inventario non include ancora i fondi da inventariare a parte (fotografie, stampe, cartoline, autografi, archivio storico, archivio degli emigranti) che porterebbero a oltre il doppio il numero degli oggetti costituenti la collezione
Raccolta delle stampe
E’ costituita da una settantina di stampe di interesse locale: - vedute di J.J. Meyer, W. Brockedon (sec. XIX); stampe sulla Madonna di Tirano (dal sec. XVIII); personaggi storici e carte geografiche (sec. XVII-XIX).
Raccolta delle cartoline
La collezione è stata avviata con un primo nucleo di oltre 1000 unità acquistato con un finanziamento della Fondazione Pro Valtellina. Ora supera i 2000 esemplari. Oltre a costituire un importante materiale di studio per il paesaggio, l'antropizzazione e l'assetto urbano, la collezione ha fornito le immagine per illustrare diverse pubblicazioni locali.
Archivio storico
La consistenza è di 5 faldoni, 42 fascicoli, 1401 documenti, 58 fotografie, 23 libri, 21 registri. Di particolare interesse i fondi delle famiglie tiranesi Grana, Pievani, Visconti Venosta, tre registri dei protocolli (sec. XIX) e un libro dei conti (sec. XVIII) dell'antico Ospedale dei poveri, una serie di documenti e stampati della Repubblica Cisalpina, l’epistolario familiare Paribelli – Sertoli di Sondrio.
Archivio delle lettere degli emigranti
E’ costituito da oltre 1600 lettere raccolte in Australia dalla prof. Jaqueline Templeton del Dipartimento di storia dell'Università di Melbourne e successivamente in Valtellina nell’ambito dell’Anno di studi sull’emigrazione (1993), con il concorso del museo e del Centro provinciale di documentazione sull'emigrazione. Lo studio di J. Templeton sulle lettere è stato pubblicato dal museo nel 2002 con il sostegno dell’Associazione Emigranti Valtellinesi, con il titolo “Dalle montagne al Bush. L’emigrazione valtellinese in Australia (1860-1960) nelle lettere degli emigranti”, a cura di Jhon Lack. traduzione di Paola Teresa Rossetti (pp.192). Nel 2003 il libro è stato pubblicato anche in lingua inglese nelle edizioni dell’Università del Western Australia di Melbourne con il titolo From the Mountains to the Bush. Italian migrants write from Australia, 1860-1962. Nel 2005 il museo, con il sostegno della Provincia di Sondrio, della Regione Lombardia e la collaborazione dell'Associazione Emigranti Valtellinesi con sede in Chiuro, ha pubblicato la seconda edizione corredata dal testo delle lettere.
Fondi documentari
Presso il museo sono conservati anche alcuni autografi e gruppi di lettere di personalità locali. Per alcuni (il letterato Balilla Pinchetti, il religioso servita Camillo de Piaz, il poeta Giorgio Luzzi) si tratta di veri e propri fondi documentari.
Biblioteca
E’ costituita da un migliaio di volumi la cui consultazione è riservata agli operatori del museo ed ai ricercatori e di una ottantina di volumi di interesse storico.
Fototeca
Il Museo possiede una ricca fototeca in corso di catalogazione e di informatizzazione. (Vedi Archivio fotografico)
Cineteca
E’ costituita da una ottantina di filmati di argomento etnografico su pellicola 16 mm e 8 mm (n.7) e in videocassetta (n.67).
NOTA In vista della donazione del museo al Comune è stato affidato all'Involt un incarico di revisione generale e integrazione dell'inventario che si è concluso nel 2017.
ATTIVITÀ DEL MUSEO
Collaborazioni
In ambito scientifico il museo collabora con l’ Università degli studi di Milano (Istituto di geografia umana) e di Pavia (Facoltà di lettere); con l’Università Pontificia Salesiana di Roma (Cattedra di glottologia), con l’ University of Melbourne (Department of history) e con l’ University Western Australia of Perth (Department of history). In quarant’anni di attività, il museo, oltre alla normale attività didattica e scientifica, ha promosso e curato numerose iniziative per conto o in collaborazione con enti locali (Comune di Tirano, Provincia di Sondrio, le cinque Comunità Montane della provincia, il Cantone dei Grigioni) e con altri enti e istituzioni (Società Storica Valtellinese, Lions Club Sondrio Host e Tellino, Pro Grigioni Italiano).
Le mostre
Il museo ha sempre curato la realizzazione di esposizioni d'arte e di mostre didattiche attinenti i suoi specifici interessi. Fra le prime vale la pena di sottolineare che esse si sono svolte in gran parte in stretta collaborazione con artisti e istituzioni della confinante valle svizzera di Poschiavo (dal "Progetto S. Remigio" promosso per approfondire la problematica dell'intervento artistico contemporaneo nelle chiese del passato, alla ideazione di "Linea Retica", rassegna che vide impegnati pittori e poeti delle due parti, a "Carte incise/segni nella storia" che vide cimentarsi pittori, poeti e uomini di cultura a livello nazionale chiamati a confrontare i propri "segni" con quelli lasciati nelle rocce valtellinesi dagli uomini della preistoria). Tutte e tre le manifestazioni sono sfociate in mostre itineranti allestite in varie località italiane e svizzere. (Cfr. Carte incise-segni nella storia. Rassegna di grafica e poesia. Catalogo di mostra, Villa di Tirano 1991, pp. 193).
Nel 2007 il museo ha collaborato con la Civica Biblioteca "Paolo e Paola Maria Arcari" alla realizzazione della mostra Il ritorno del Prode Anselmo. Segni e colori dell'illustrazione italiana a cura di Walter Fochesato ed ha pubblicato il catalogo delle sue edizioni.
Fra le iniziative didattiche si ricordano: la Mostra dei manufatti di legno intrecciato (catalogo a cura di B. Ciapponi Landi e G. Ganza, dis. L. Bonetti, Sondrio 1991 p. 12) e la mostra L'emigrazione valtellinese e valchiavennasca nel mondo (catalogo a cura del Museo, Sondrio 1994 p.40).
Il museo ha ospitato nella propria sede settori rappresentativi di importanti mostre organizzate nel Palazzo Besta di Teglio dal Centro Tellino di Cultura in collaborazione con il Ministero dei beni culturali ed altri sodalizi e istituzioni. Fra esse le mostre degli scultori Kengiro Azuma (1999), di Giacomo Manzù (2008) e di Giovanni Canu (2009) con collocazione di opere nella sede e nel giardino del museo e sul sagrato del santuario.
Un'opera di Manzù nella piazza della basilica durante la mostra a Palazzo Besta di Teglio e presso il museo.
MOSTRA DEI PARAMENTI DELLA BASILICA DELLA BEATA VERGINE DI TIRANO
Manifesto e copertina del catalogo
Nel 2006-2007, a prosecuzione e conclusione dei festeggiamenti del quinto centenario dell’apparizione, nelle stanze del museo si è susseguita l’esposizione per sezioni ( Il Cinquecento e il Seicento, il Settecento, l’Ottocento e Novecento) della mostra Tessuti e ricami sacri. I paramenti della basilica della Beata Vergine di Tirano, promossa dal Ministero per le attività culturali – Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico di Milano e dal Comune di Tirano (già gran patrono e tuttora proprietario del santuario e dei suoi beni), con la collaborazione della Diocesi. La mostra e il relativo catalogo sono stati curati da Cecilia Ghibaudi, direttore storico dell’arte della Soprintendenza braidense e da Bruno Ciapponi Landi, già direttore del museo e vicepresidente della Società Storica Valtellinese. Si è trattato della prima iniziativa in provincia, a questo livello di impegno, che ha coinvolto studiosi, restauratori, fotografi, disegnatori, nell’approfondimento di un settore della storia dell’arte, tanto presente e capillarmente diffuso nelle nostre valli, quanto ingiustamente ignorato negli studi locali (e non solo). Il progetto espositivo, la grafica dei pannelli, la ricostruzione grafica del disegno dei tessuti, sono stati curati da Luca Bonetti. Il comitato scientifico era composto (oltre che dai due curatori della mostra) da: Isabella Bocchio, Gian Luca Bovenzi, Marilena Garavatti, Gian Luigi Garbellini, Aldo Passerini e Sandra Sicoli, che hanno anche fornito testi per il catalogo, con Rita Pezzola, Diego Zoia e Piera Antonelli. Altre collaborazioni: Claudio Franchetti per la grafica, Francesca Bormetti per l’editing e il coordinamento, Massimo Mandelli per le fotografie, Ivana Pini per la segreteria generale. La mostra e il catalogo hanno fruito dei patrocini e dei contributi di: Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, CCIAA, Comunità Montana Valtellina di Tirano, Fondazione Pro Valtellina, Fondazione Credito Valtellinese, Tipografia Bettini.
Mostra Il forte dimenticato a cura di Nemo e Eliana Canetta, allestita presso il museo nel 2007 allo scopo di lanciare l'iniziativa del recupero che è stato poi avviato con grande impegno e apprezzabili risultati dagli alpini dell'ANA, dalla loro Protezione Civile alla quale si è affiancata la Protezione Civile Comunale sorta nel frattempo, con il coordinamento operativo del Comune e scientifico del direttore emerito del museo prof. Nemo Canetta. La mostra è stata riallestita a Milano presso la sede del CAI.
Convegni e tavole rotonde
Convegno di studi sulla chiesa di S. Perpetua e i suoi affreschi medievali, Tirano, Sala del Credito Valtellinese, 18 settembre 1993.
Stato degli studi e prospettive di ricerca sull'emigrazione valtellinese e valchiavennasca , Tirano, Sala del Credito Valtellinese, 3 e 4 settembre 1994 (nel quadro delle manifestazioni per l'inaugurazione del Monumento agli emigranti valtellinesi e valchiavennaschi nel mondo). Relazione introduttive: prof. Gianfranco Rosoli, direttore del Centro Studi Emigrazione di Roma, prof. Guglielmo Scaramellini, ordinario di Geografia Umana all'Università degli studi di Milano.Tavola rotonda: prof. Carlo Brusa, dell'Università di Macerata, prof.ssa Jaqueline Templeton, dell'Università di Merbourne, prof. Flavio Boscacci, dell'Università Cattolica di Milano. Introduzione della seconda giornata: prof. Luigi Zanzi dell'Università di Pavia. Interventi: dott. Fabrizio Caltagirone, dott.ssa Simona Mazza Schiantarelli, dott. Paolo Via, prof. Paolo Giudici, dell'Università di Pavia. Comunicazioni preannunciate: dott. Antonio Delfino, dott. Fracesco Ruvolo Conclusioni: prof. Luigi Zanzi.
Valli alpine ed emigrazione Tirano, Sala del Credito Valtellinese, 27 e 28 settembre 1996 (nel quadro del 6° convegno annuale fra gruppi e centri di ricerca etnografica dell'arco alpino denominati "Incontri tra/montani - Alla ricerca di una identità culturale della vallate alpine").
Tavola rotonda Valli Alpine ed emigrazione: dall'Anno di studi 1993-94 al Progetto Australia, Sondrio Sala Adunanze del Consiglio Provinciale, sabato 19 dicembre 1998.
Tavola rotonda Stato delle ricerche sull'emigrazione valtellinese in Australia e in Argentina, Sondrio, Sala del Consiglio Provinciale, venerdì 15 settembre 2000. (Nell’ambito della Festa giubilare degli emigranti promossa dalla Provincia.) Interventi: Diego Pini, Carlo Pansoni, Bruno Ciapponi Landi, Paolo Giudici, Emiliano Guanella, Valentina Via, Marco Della Bosca.
n vista della donazione del museo al Comune è stato affidato all'Involt un incarico di revisione generale e integrazione dell'inventario che modifica in parte i dati sopra esposti.